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L’agricoltura viene praticata da migliaia di anni. Molte società hanno sviluppato diversi sistemi di gestione per adattarsi meglio alle diverse esigenze e condizioni ambientali e climatiche.
Stiamo allevando gli animali nel modo giusto?
Sentiamo ogni giorno nei notiziari che la produzione sta affrontando gravi problemi e che la sicurezza alimentare è garantita a tutti. Grandi, a volte immateriali, fattori esterni come i cambiamenti climatici, l’instabilità politica, le guerre hanno tutti un ruolo, ma l’inesperienza e la mancanza di conoscenza influenzano anche il lavoro degli agricoltori.
Come possiamo limitare i danni e aumentare la produzione agricola?
Comprendere i diversi sistemi di gestione del bestiame è il primo passo per sviluppare una buona strategia. I sistemi di gestione hanno un impatto diretto sulla produzione e sulle malattie, questo evidenzia la loro rilevanza.
Secondo la FAO sono tre i principali sistemi di gestione del bestiame:
- produzione mista
- sistemi di allevamento intensivo “senza terra”
- sistema di produzione estensivo
Produzione mista
Comprende sia l’agricoltura che il bestiame e può essere intensiva o estensiva. Questi sistemi sono utilizzati per lo sfruttamento di terreni irrigati o non irrigati e sono comuni in alcune parti dell’America, dell’Europa e dell’Asia.
Agricoltura intensiva
È utilizzata principalmente per il bestiame. Gli allevamenti intensivi sembrano più simili a fabbriche e sono principalmente utilizzati per allevare suini, polli, galline ovaiole, bovini e persino pesci. Queste fattorie “senza terra” sono comuni in Nord America, Europa e Asia e in aree densamente popolate in generale, dove la domanda di carne e proteine è molto alta.
Coltivazione estensiva
Viene utilizzata su grandi terreni non coltivati in cui gli animali possono pascolare liberamente. L’agricoltura estensiva è principalmente scelta per il bestiame, per produrre carne e latte, pecore e capre. È più comune in America centrale e meridionale (Messico, Argentina, Brasile e Perù), in alcuni paesi dell’Africa meridionale (Sudafrica, Namibia e Botswana), in Australia, ma anche in Europa.